MEGA DROP Steel Rope Replacement
MEGA DROP Steel Rope Replacement
The group Ortiz (Mexico) has made extraordinary maintenance to the amusement ride MEGA DROP (manufactured by Fabbri), by replace the steel rope related to the lifting system of the vehicles.
We remind to all operator that this steel ropes shall be replace immediately once operator note a minimum on wear, according to instruction manual provided my manufacturer.






Video Clip
Are you operating an amusement ride and you need a yearly inspection to ensure safety ?
The Safety of your amusement rides is very important to guarantee your business returns. International standards like EN-13814, ISO-17842 and ASTM-F893 recommend that all amusement rides should be inspected minimum once a year to check the fitness of the structure and safety related components. Fabbri Rides has a specific experience to support you in this inspection and report you all necessary updates.
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new future EAASI Amusement Rides

The management committee of EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry) has amended its articles of association so as to allow individual manufacturers to join the association directly and have the right to vote.
A NEW FUTURE FOR EAASI
Written by Enrico Fabbri
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Back in 1999-2000, the leading European manufacturers got together to establish a European association that could best represent the industry’s interest, especially at a European level. The resulting association, EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry), was set up in such a way as to be represented by the various existing national associations, specifically the VDV (German manufacturers’ association), ANCASVI (Italian manufacturers’ association), AFFEL (French manufacturers’ association), BARM (Benelux manufacturers’ association), Swiss Manufacturers (agreement between Swiss manufacturers), RAAPA (association of Russian parks, which also represents some manufacturers) and BAALPA (association of British park operators, which also represents some manufacturers).
The association was officially founded in 2001, with Alberto Zamperla as its first president, given his importance and experience in the amusement industry. Gianni Chiari on the other hand was appointed technical secretary, based on his important work in the development of prEN-13814 standard. I myself was the ANCASVI representative at the association meetings, putting forward the opinions and decisions made by our association’s management committee.
EAASI was very useful and necessary in creating a common platform for discussion, especially regarding the European standards, which at the time were in the embryonic stage. At the first meetings we spent a lot of time discussing whether BAALPA, an association of operators, could actually represent the interests of manufacturers, given the evident conflict of interest; on this subject, ANCASVI’s position was quite clear and soon after BAALPA decided to leave EAASI. The same discussions involved RAAPA, with it being clarified that manufacturers were independent decision makers within the association, and therefore in the end RAAPA stayed in EAASI.
In those years, almost every country organised a trade show, and this made manufacturers face excessive costs often without sufficient economic return. ANCASVI consequently lobbied within EAASI for the European manufacturers’ association to agree on just one annual trade show, giving Europe what IAAPA had done in the USA. EAASI therefore established the first Europe-wide trade shows and the EAS brand that then came under the management of IAAPA.
Having done this, EAASI was in limbo for many years, with little interest shown by manufacturers, almost no functions and virtually no activity. Only in recent years have I started pushing for some renewal, convinced that the spirit that led to the creation of EAASI in the early 2000s was still important.
The new articles of association specify that each individual company can join EAASI either directly or through its own national association: every company is one member with one vote. The new EAASI directives have not yet been approved, yet I feel that the right direction is firstly to coordinate a single international technical committee of manufacturers as the official representative in dealing with the various inspection organisations operating on the market. Other points could include analysis of specific markets that represent special responsibilities (USA, for example), providing manufacturers a clear overview and interacting with local operators to regulate certain aspects. Finally, there is the issue of creating suggestions and procedures to transfer on a voluntary basis to other countries for the progressive and reasonable adoption of the new EN-ISO standards, above all in parts of Latin America.
The current EAASI management committee is made up of Wieland Schwarzkopf (president), Gilles Reverchon, Sascha Czibulka, Charlotte Van Etten and Enrico Fabbri.
I would therefore like to invite all Italian and European manufacturers to contact EAASI (through one of the members of the management committee) to join the association. Members, together, will be able to decide and define the future and scope of the association.
Ref: 11-2016 / May 2016
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Il comitato direttivo dell’associazione EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry – Associazione europea dei costruttori di attrazioni) ha deliberato la modifica dello statuto che consente a ciascun costruttore di aderire direttamente all’associazione e di avere il diritto di voto.
UN NUOVO FUTURO PER EAASI
Intorno agli anni 1999-2000 i maggiori costruttori europei s’incontravano per cercare di creare un’associazione europea che potesse rappresentare meglio gli interessi del settore, specialmente in ambito europeo. La forma costitutiva data alla nuova associazione EAASI (European Association of the Amusement Supplier Industry) stabilì che questa fosse formata e rappresentata dalle diverse associazioni europee esistenti, quindi da VDV (associazione costruttori tedesca), ANCASVI (associazione costruttori italiana), AFFEL (associazione costruttori francese), BARM (associazione costruttori del Benelux), Swiss Manufacturers (intesa tra costruttori svizzeri), RAAPA (associazione dei parchi in Russia che rappresentava però anche alcuni costruttori) e BAALPA (associazione degli operatori di parchi della Gran Bretagna che rappresentava però anche alcuni costruttori inglesi).
L’associazione prese così ufficialmente inizio nel 2001 con Alberto Zamperla come suo primo presidente vista la sua importanza ed esperienza nell’amusement. Gianni Chiari prese invece l’incarico di segretario tecnico anche per la sua notevole attività relativamente allo sviluppo della norma prEN-13814. Io invece rappresentavo ANCASVI nelle riunioni tenendo conto delle argomentazioni e decisioni del comitato direttivo dell’associazione stessa.
EAASI fu veramente utile e necessaria per iniziare a creare una base comune di discussione specialmente per la norma europea che sino ad allora era in fase embrionale. Nelle prime riunioni si discusse molto se BAALPA, associazione di operatori, potesse veramente rappresentare gli interessi dei costruttori dal momento che si poneva un evidente conflitto di interessi; in questo ANCASVI aveva una posizione nettamente chiara e poco tempo dopo BAALPA decise di lasciare EAASI. Stessa discussione avvenne per RAAPA in merito alla quale ci furono delle precisazioni sul fatto che i costruttori avevano una loro indipendenza decisionale all’interno dell’associazione, per cui alla fine RAAPA restò in EAASI.
In quegli anni quasi ogni nazione programmava una fiera espositiva e questo obbligava i costruttori a costi eccessivi spesso senza un valido ritorno economico. ANCASVI quindi si fece promotrice in EAASI perché fosse l’associazione dei costruttori europea a concordare un solo evento espositivo annuale, facendo così in Europa quello che IAAPA faceva negli Usa. Fu quindi EAASI a creare le prime fiere europee e il marchio EAS che poi passò sotto la gestione IAAPA.
Fatto questo, EAASI restò per molti anni in un limbo nel poco interesse di tutti i costruttori, senza nessuna funzione e quasi senza nessuna attività. Solo negli ultimi anni mi sono fatto promotore di una fase di rinnovo convinto che lo spirito che ci aveva portato alla creazione di EAASI nei primi anni del 2000 fosse ancora importante. Il nuovo statuto prevede che ogni azienda possa associarsi all’EAASI direttamente o tramite la propria associazione nazionale: ogni azienda una quota associativa e un solo voto. Le nuove direttive dell’EAASI non sono ancora state decise, ma credo che la direzione giusta sia, in primo luogo, quella di coordinare una rappresentanza tecnica unica internazionale dei costruttori come valida ed autorevole interfaccia alle varie istituzioni di ispettori già presenti nel mercato.
Gli altri punti potranno essere quelli di analizzare alcuni mercati specifici che rappresentano una responsabilità particolare (il caso USA, per esempio), fornendo ai costruttori un quadro chiaro ed interagendo con gli operatori locali per regolamentare alcuni aspetti. Infine vi è la questione del creare raccomandazioni e procedure da trasferire in via volontaria alle diverse nazioni per l’adozione progressiva e ragionevole dei nuovi standard EN-ISO, soprattutto in aree dell’America Latina.
L’attuale comitato direttivo di EAASI è composto da Wieland Schwarzkopf (presidente), Gilles Reverchon, Sascha Czibulka, Charlotte Van Etten ed Enrico Fabbri. A questo punto invito tutti i costruttori italiani ed europei a contattare EAASI (attraverso uno dei membri del comitato direttivo) per associarsi. I soci, tutti insieme, decideranno e delineeranno il futuro e gli scopi concreti dell’associazione.
Ref: 11-2016 / May 2016
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Amusement Ride Certifications Dubai

The application of standard EN-13814 in order countries: the specific case of Dubai.
AMUSEMENT RIDE CERTIFICATIONS IN DUBAI
Written by Enrico Fabbri
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Several non-European countries should evaluate integrating standard EN-13814:2004 into their own legislation in order to determine the minimum requirements for new rides in their amusement parks. Publication of the new ISO-17842 standard makes such integration even more important.
Starting in 2006, all European Union member states adopted standard EN-13814, individually establishing the certification procedures for both new rides and those already operating in the country at the moment the new standard came into force. Some countries also established certification procedures for attractions that operate temporarily in the country during special events.
The system applied by the majority of countries is based on the concept that any ride already operating at the time of application of the new standard was subject to approval “by maturity”, in other words, it was considered that if the ride’s structure had not shown defects after several years of operation, it could be assumed to be in good enough condition to continue operating. Even if fortuitous, this system allowed many operators to keep working, while applying the new regulations gradually.
Other non-European countries (Israel, for example) applied quite similar concepts to those used in Europe. Dubai (United Arab Emirates), on the contrary, chose a different path when it decided to apply standard EN-13814 some years ago, entrusting the DAC (Dubai Accreditation Center) responsibility for endorsing inspectors who could check certification of the rides. Unfortunately, these new laws in Dubai were not flexible enough and did not take into account the reality of the local leisure industry, with the consequence that market in Dubai now seems to be in a stalemate.
The standards establish that the inspector who certifies an attraction must have specific experience in the sector (such a requirement does not exist in other countries). The result is that several years went by before companies were able to certify the rides.
The same standards moreover did not envisage the possibility to approve existing rides “by maturity”, with the result that most of the existing major rides could not be used in Dubai. They also establish that a transportable ride must be inspected by the certification organisation whenever it is dismantled and reinstalled, even if this takes place more than once in the same year.
In addition, no special temporary certification was envisaged for attractions operating in the country during special events. All these unsolved difficulties have created serious damage for ride operators, who have seen their margins slashed due to the exponential increase in technical costs. In the meantime, the other Gulf states have delayed application of standard EN-13814.
In conclusion, I feel it is worth stressing that the many other countries that need to apply EN-13814 or ISO-17814 should do so with due prudence, adapting flexibility both in the certification organisation identification process and in the approval procedure for existing rides
Ref: 13-2016 / March 2016
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L’applicazione delle norme EN-13814 in alter nazioni: in caso di Dubai.
LA CERTIFICAZIONE DELLE ATTRAZIONI A DUBAI
Scritto da Enrico Fabbri
Diverse nazioni extra-europee dovranno valutare l’integrazione della norma EN-13814:2004 nella propria legislazione al fine di determinare i requisiti minimi delle nuove attrazioni per i loro parchi di divertimenti. La pubblicazione della nuova norma ISO-17842 rende questa integrazione ancora più importante.
A partire dell’anno 2006 tutte le nazioni dell’Unione Europea hanno adottato la norma EN-13814, preoccupandosi di stabilire le modalità di certificazione sia per le nuove attrazioni che per quelle già presenti nel loro territorio al momento dell’entrata in vigore della nuova norma.
Alcune nazioni hanno anche stabilito delle modalità di certificazione per le attrazioni che operano temporaneamente sul loro territorio per eventi speciali. Quanto applicato dalla maggioranza della nazioni si basa sul concetto che le attrazioni già in quel territorio al momento dell’applicazione della nuova norma potevano essere approvate “by maturity” (per anzianità), ovvero si riteneva che se la struttura di un’attrazione non presentava difetti dopo diversi anni di utilizzo si presumeva fosse abbastanza robusta per essere ancora utilizzata. Seppur aleatorio, questo meccanismo di fatto ha garantito la continuazione dell’attività a molti operatori applicando una gradualità in vista delle nuove norme.
Altre nazioni extra-europee (Israele, per esempio) hanno applicato concetti del tutto simili a quanto successo in Europa. Diverso è, invece, il caso di Dubai (Emirati Arabi Uniti) che ha deciso l’applicazione della norma EN-13814 qualche anno fa, affidando al DAC (Dubai Accreditation Center) l’onere di identificare degli ispettori incaricati di seguire le certificazioni delle attrazioni. Purtroppo queste nuove leggi di Dubai non sono state abbastanza flessibili e non hanno tenuto conto della realtà dell’industria del divertimento locale con la conseguenza che quel mercato appare ora bloccato.
Le norme stabiliscono che l’ispettore che si appresta a certificare un’attrazione debba avere un’esperienza specifica nel settore (requisito che non sussiste in altre nazioni). Il risultato è che si è dovuto attendere qualche anno per poter disporre di società idonee a certificare le attrazioni.
Le stesse norme inoltre non prevedono la possibilità di approvare le attrazioni già esistenti “by maturity”, con il risultato che la maggior parte delle major ride esistenti non potrebbero essere utilizzate a Dubai.
Stabiliscono anche che un’attrazione portatile debba essere ispezionata dal certificatore ogni volta che è smontata e reinstallata, anche se questo avviene più volte nell’arco dello stesso anno. In aggiunta non è stata prevista una certificazione speciale temporanea per attrazioni che entrano nel territorio in occasione di eventi speciali.
Tutte queste difficoltà non risolte hanno determinato un grave danno agli operatori del settore che vedono ridursi i loro margini operativi a causa dell’aumento esponenziale dei costi tecnici. Nel contempo, le altre nazioni del Golfo hanno rallentato l’applicazione della norma EN-13814.
In conclusione, mi sento di dire che i molti altri Paesi che inevitabilmente si dovranno avvicinare alla norma EN-13814 o alla norma ISO-17814, dovranno farlo con la dovuta prudenza, adottando flessibilità sia nel processo di identificazione dei certificatori che nelle procedure di approvazione delle attrazioni già esistenti nei loro territori.
Ref: 13-2016 / March 2016
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Innovation Future Amusement Rides

INNOVATION FOR THE FUTURE
Written by Enrico Fabbri
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To defend themselves against potential counterfeiters, innovative businesspeople today have new tools available.
It was back in 1986 when I took part, together with my father, at a trade show at “Hotel dei Cavalieri” in Rome, organised by ESU-UFE (the European Showmen’s Union). The manufacturers had small booths in the hall leading to the entrance of the ESU-UFE congress. The purpose was to allow participants at the association’s meeting to see our products whenever they entered and left the conference.
In those years Far Fabbri, headed by my father with the collaboration of other partners and employees such as Renzo Martini and Franco Fabbri, was continuously turning out new rides: Ranger, Pirate Ship, Flying Carpet, Crazy Dance, Ferris Wheel etc. Some of these attractions had been conceived, regarding the concept, by German company Huss. Back then Klaus Huss designed and built so many rides that his company can be considered the leading manufacturer in the history of the leisure business. Huss products were advanced in terms of engineering and quality, and were sold on the most profitable markets.
In that period, Italian manufacturers looked to the new ideas by German competitors to create their new releases, introducing variants regarding the number of seats and major innovations regarding the set-up and transport systems. The market was expanding quickly, and many manufacturers presented a new ride every year.
Over time, Italian manufacturers of portable attractions (on semi-trailers) have taken over from several German manufacturers, while the position that the Italians once held is today occupied by emerging new Turkish, Polish and Czech manufacturers. To do battle with these new competitors, Italian manufacturers need to innovate and protect their innovations using the tools made available by laws in Europe and above all in the USA. Today, making a new ride that is similar to one made by another manufacturer is no longer a business model for growth.
Recent European and American legislation in fact tends to punish competitors that produce exact copies of other manufacturers’ products, and the sanctions are particularly harsh if the construction designs are copied, representing a violation of trade secrets. On the other hand, it is permitted to take an idea from a competitor and integrate it into another ide, in such a way that the 2 do not coincide.
These new laws respond to the needs of manufacturers that wish to defend themselves against counterfeiting, offering various solutions, such as registering an invention, a product model and a product brand or trademark. The procedure for registering an invention is quite complex, drawn out and expensive, however the other 2 are fast and usually do not cost more than 2,000 euros.
For counterfeiters who copy a product protected by invention or model registration, the economic risks are very high. The original manufacturer is under no obligation to grant a license to the counterfeiter, and indeed can request the latter (and the final operator) to withdraw the copied product from the market, meaning economic damage that multiplies according to the number of rides sold.
Ref: 12-2016 / April 2016
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Per tutelarsi contro potenziali contraffattori, l’imprenditore innovativo ha oggi a disposizione nuovi sistemi.
INNOVARE PER IL FUTURO
Scritto da Enrico Fabbri
Era l’anno 1986 quando partecipai con mio padre a una fiera a Roma organizzata da ESU-UFE (l’associazione europea degli esercenti spettacoli viaggianti) presso l’Hotel dei Cavalieri. I costruttori avevano piccoli spazi nel salone che portava all’ingresso del congresso ESU-UFE. Lo scopo era che i partecipanti a quel meeting associativo potessero vedere i nostri prodotti ogni volta che entravano e uscivano.
In quegli anni Far Fabbri, guidata da mio padre, con la collaborazione di altri soci e collaboratori come Renzo Martini e Franco Fabbri, sfornava continuamente nuove attrazioni: il Ranger, la Barca Pirata, il Tappeto Volante, il Crazy Dance, la Ruota Panoramica eccetera. Alcune di queste attrazioni erano state ideate, nel concetto, dalla società tedesca Huss. In quegli anni Klaus Huss progettò e costruì così tante attrazioni che può essere considerato il costruttore più importante nella storia del Leisure. I prodotti di Huss erano all’avanguardia per ingegneria e qualità e venivano venduti nei mercati più redditizi.
In quegli anni i costruttori italiani guardavano alle nuove idee di competitor tedeschi per realizzare le loro novità, introducendovi alcune varianti riguardo al numero dei posti a sedere e maggiori innovazioni relativamente ai sistemi di montaggio e trasporto. Il mercato era in piena espansione, ed erano molti i costruttori che presentavano una giostra nuova ogni anno. Nel tempo i costruttori italiani di attrazioni portatili (su semirimorchio) hanno preso il posto dei diversi costruttori tedeschi, mentre la posizione che una volta era degli italiani oggi la stanno occupando i nuovi costruttori turchi, polacchi e cechi che ci incalzano.
Per combattere i nuovi competitor i costruttori italiani devono quindi innovare e proteggere le loro innovazioni utilizzando gli strumenti offerti dalle leggi in Europa e soprattutto negli Usa. Oggi realizzare nuove attrazioni simili a quelle di un altro costruttore non è più un modello di crescita aziendale. Le nuove normative europee e americane, infatti, tendono a punire il competitor che copia pedissequamente il prodotto altrui, e puniscono in modo particolarmente pesante qualora siano copiati i progetti esecutivi supponendo una violazione del segreto industriale. È invece consentito prendere uno spunto da un competitor per poi integrarlo diversamente all’interno di un’altra attrazione in modo tale che le due giostre non possano essere sovrapposte.
Le nuove leggi vengono quindi incontro ai costruttori che desiderano proteggersi dalla contraffazione, offrendo diverse soluzioni, quali il deposito d’invenzione, il deposito di un modello di prodotto e il deposito di un marchio di un prodotto. La procedura per il deposito di invenzione è molto complessa, lunga nei tempi e costosa, ma le altre due sono veloci e hanno costi che di solito non superano i 2 mila euro.
Per il contraffattore che copia un prodotto protetto da invenzione o modello i rischi economici sono molto elevati. Il costruttore originale non ha nessun obbligo di concedere una licenza al contraffattore, anzi il primo potrebbe chiedere al contraffattore (e all’operatore finale) di ritirare dal mercato il prodotto copiato, con un danno economico che si moltiplica a seconda del numero di attrazioni vendute
Ref: 12-2016 / April 2016
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Amusement Importance Concrete Foundation Design

Text: ENGLISH – ITALIANO – FRANÇAIS – PORTUGUÊS – ESPAGNOL
Technical choices in the design of concrete foundations can have a big impact on the fatigue resistance of an attraction’s anchoring
THE IMPORTANCE OF CONCRETE FOUNDATION DESIGN
Written by Enrico Fabbri
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The design of the system that anchors an attraction to its concrete foundations is probably one of the most delicate aspects of any attraction. Many professionals don’t have a clear understanding of which solutions are most appropriate and the builder’s experience is often insufficient. To dispel any doubts, I would like to underline that the system for calculating and designing concrete foundations for small/middle-sized attractions and for basically static constructions is not very difficult, and therefore only rarely does a potential risk appear.
Things are very different, on the other hand, when the attraction to be anchored to the ground is big and relieves great transverse stresses onto its base. In this case, the project of the attraction’s steel base and the project of its concrete foundations should both be entrusted to a very skilled and meticulous professional. In sum, the attraction’s movement relieves big forces onto its base – and therefore also onto its concrete foundation – thus generating stresses whose amplitude and direction vary depending on the attraction’s own kinematic system. Often these stresses change back and forth between high positive and high negative values, generating huge stresses (both tear and compression stresses) that really put the anchor rods to the test. This is why the professional who prepares the project for the concrete foundations has to know perfectly all the characteristic work cycles of that attraction. Leaving the responsibility for such a delicate phase with the client may cause huge risks, because even a professional may not understand the measure of the stresses generated in the anchor rods, if he or she has no specific experience.
The shape and material for the anchor rods that anchor the attraction to its concrete foundation must therefore be chosen very accurately. The steel that is normally used for construction is not suited to withstand these stresses. If the attraction generates important transverse stresses (i.e. parallel to the ground) normal anchor rods are not sufficient (their screw system is not suited to withstand such forces) and different solutions need to be found. The quality of the concrete to be used for the foundation and for the fill under slab must be chosen with care and following the points mentioned above. There are different types of concrete, with different resistance to pressure and different maturation times. Moreover, the utmost care must be given during the foundation building phase and the attraction installation phase on the construction site to the correct execution and to verifying that all of the project’s specs are followed perfectly.
Finally, we should underline that it is important to check the state of the anchor rods yearly, which is normally done with an ultrasound system. This is a comparative test, therefore the attraction builder should leave one specimen of the anchor rods on the attraction itself, to allow results to be compared to it. What we said up to here is a summary of details that need to be taken care of as a whole by a very experienced professional. Just one mistake in installation may cause bigger stresses to the anchor rods, and this, combined with the possible corrosion effects, may lower the rod’s fatigue resistance even by 50%, causing sudden breakages that are difficult to foresee. Therefore, I recommend to all builders to exercise the utmost care and caution while designing for these phases, and at the same time I recommend to all operators to carry out a yearly NDT test on all of the anchor rods of any big attraction.
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Le scelte tecniche nella progettazione delle fondazioni in cemento possono influire, di molto, sulla resistenza a fatica dell’ancoraggio di un’attrazione.
L’IMPORTANZA DEL PROGETTO DELLE FONDAZIONI IN CEMENTO
Scritto da Enrico Fabbri
Il progetto del sistema di ancoraggio dell’attrazione alle fondazioni in cemento rappresenta probabilmente uno dei punti più sensibili di un’attrazione. Molti professionisti non hanno le idee chiare sulle soluzioni più idonee e l’esperienza del costruttore è spesso insufficiente. Per fugare ogni dubbio, preciso che il sistema di calcolo e progettazione di fondazioni in cemento per attrazioni medio/piccole e per le strutture sostanzialmente statiche non rappresenta particolari difficoltà, e quindi raramente si determina un potenziale rischio.
Cambia di molto, invece, quando si deve fissare al suolo un’attrazione di grandi dimensioni che scarica importanti tensioni traversali sulla base. In questo caso il progetto della base in acciaio dell’attrazione e il progetto delle fondazioni in cemento dovrebbero essere affrontati da un professionista molto preparato e meticoloso. In sostanza, il movimento dell’attrazione scarica sulla sua base – quindi anche sulla fondazione in cemento – grandi forze, generando tensioni che variano in ampiezza e verso in base al sistema cinematico dell’attrazione stessa. Queste tensioni spesso ‘pulsano’ da valori massimi positivi a valori massimi negativi generando alte tensioni (a strappo ed a compressione) che mettono a dura prova i tirafondi. Da qui la necessità del professionista che progetta la fondazione in cemento di conoscere alla perfezione tutti i cicli di lavoro caratteristici dell’attrazione. Lasciare al cliente l’onere di questa fase così delicata può generare grossi rischi, perché un professionista senza esperienza specifica potrebbe non intuire l’importanza della fatica che si genera nei tirafondi.
La forma e la qualità del materiale dei tirafondi che legano l’attrazione alla fondazione in cemento devono quindi essere scelti con grande cura. L’acciaio normalmente usato in edilizia non è idoneo a resistere alle tensioni e alla fatica. Se l’attrazione genera forti tensioni trasversali (parallele al terreno) l’utilizzo dei normali tirafondi non è sufficiente (il loro sistema a vite non è idoneo a resistere a queste forze) e si rende necessario studiare altri accorgimenti. La qualità del cemento da utilizzare nella fondazione e nella suoletta di riempimento deve essere scelto con cura e in accordo con i punti indicati precedentemente. Esistono diversi tipi di cemento con diverse resistenze alla pressione e con diversi tempi di maturazione. A questo si deve aggiungere un’estrema cura nell’esecuzione e nella verifica che tutte le specifiche di progetto siano eseguite alla perfezione in cantiere durante la costruzione delle fondazioni e durante l’installazione dell’attrazione.
In ultimo, va sottolineata l’importanza della verifica annuale dello status dei tirafondi, solitamente eseguita con sistema ultrasonico. Questi controlli sono comparativi, quindi il costruttore dovrebbe lasciare disponibile sull’attrazione un esemplare di tirafondi per consentire il confronto dei risultati. Quanto detto sino a qui rappresenta un condensato di dettagli che, nell’insieme, devono essere affrontati da un professionista molto esperto. Anche un solo errore d’installazione può esporre i tirafondi a un maggiore stress, e questo, in combinazione con eventuali effetti corrosivi, può ridurre finanche del 50% la resistenza a fatica degli stessi tirafondi con repentine rotture difficili da prevedere. Raccomando quindi ai costruttori di adottare la massima cura e cautela nella progettazione di queste fasi e, nel contempo, raccomando agli operatori di effettuare un controllo NDT annuale su tutti i tirafondi delle grandi attrazioni.
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Les choix techniques dans la conception des fondations en béton peuvent avoir un grand impact sur la résistance à la fatigue de l’ancrage d’un manège
L’IMPORTANCE DU PROJET DES FONDATIONS EN BÉTON
Écrit par Enrico Fabbri
La conception du système qui ancre une attraction à ses fondations en béton est probablement l’un des aspects les plus délicats de toute manège. Beaucoup de professionnels ne disposent pas d’une compréhension claire des solutions les plus appropriées et l’expérience du constructeur est souvent insuffisante. Pour dissiper tous les doutes, je tiens à souligner que le système de calcul et de conception de fondations en béton pour les petites/moyennes attractions et pour les constructions essentiellement statiques n’est pas très difficile, et donc fait que rarement un risque potentiel apparaissent.
Les choses sont très différentes, d’autre part, lorsque le manège que doit être ancré au sol est grande y décharge des grandes efforts transversales sur son socle. Dans ce cas, le projet de la base en acier de l’attraction et le projet de ses fondations en béton doivent à la fois être confiée à un professionnel qualifié et très méticuleux.
En somme, le mouvement de l’attraction décharge des grandes forces sur son socle – et donc aussi sur sa fondation en béton – générant ainsi des tensions dont l’amplitude et la direction varier en fonction propre système cinématique de l’attraction.
Souvent, ces tensions «battent» entre des valeurs maximum positives et maximum négatives, générant d’énormes tension (de traction y de comppression) qui mettent vraiment les tiges d’ancrage à l’épreuve. Ceci est la raison pour laquelle le professionnel qui prépare le projet pour les fondations en béton doit connaître parfaitement tous les cycles de travail caractéristiques de cette activité. Laissant la responsabilité d’une telle phase délicate avec le client peut causer d’énormes risques, parce que même un professionnel peut ne pas comprendre la mesure des contraintes générées dans les tiges d’ancrage, si il ou elle n’a pas d’expérience spécifique.
La forme et le matériau pour les tiges d’ancrage qui ancrent l’attraction à sa fondation en béton doivent donc être choisis de façon très précise. L’acier qui est normalement utilisé pour les constructions n’est pas indiqué pour résister à ces efforts. Si l’attraction génère des efforts importantes transversal (parallèle au sol) des tiges d’ancrage normales ne sont pas suffisantes (leur système de vis ne convient pas pour résister à de telles forces) et différentes solutions doivent être etudiées.
La qualité du béton à utiliser pour la fondation et pour la dalle de remplissage doit être choisi avec soin et en suivant les points mentionnés ci-dessus. Il existe différents types de béton, ayant une résistance différente à la pression et des temps de maturation. En outre, le plus grand soin doit être donné pendant la phase de construction de la fondation et la phase d’installation de l’attraction sur le site de construction à l’exécution correcte et à vérifier que toutes les caractéristiques du projet sont suivis parfaitement.
Enfin, il convient de souligner qu’il est important de vérifier annuellement l’état des tiges d’ancrage, ce qui se fait normalement avec un système à ultrasons. Ceci est un essai comparatif, donc le constructeur de l’attraction devrait laisser un spécimen de tiges d’ancrage sur le manège, afin de permettre une comparaison des résultats.
Ce que nous avons dit jusqu’à ici est un résumé des détails qui doivent être pris en charge dans son ensemble par un professionnel très expérimenté. Juste une erreur dans l’installation peut provoquer de plus grandes efforts aux tiges d’ancrage, et ceci, combiné avec les effets possibles de corrosion, peut diminuer la résistance à la fatigue de la tige même de 50%, provoquant des ruptures soudaines qui sont difficiles à prévoir. Par conséquent, je recommande à tous les constructeurs à exercer la plus grande prudence et de précaution lors de la conception de ces phases, et en même temps, je recommande à tous les opérateurs d’effectuer un test NDT annuel sur toutes les tiges d’ancrage de toute grande attraction.
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Escolhas técnicas no projeto de fundações de concreto pode ter um grande impacto sobre a resistência à fadiga de ancoragem de um carrossel
A IMPORTANCIA DO DESENHO DA FUNDAÇÃO DE CONCRETO
Escrito por Enrico Fabbri
O desenho do sistema que ancora uma atração para suas fundações de concreto é provavelmente um dos aspectos mais delicados de toda a atração. Muitos profissionais não têm uma compreensão clara de quais são as soluções mais adequadas e experiência do construtor é muitas vezes insuficiente. Para dissipar quaisquer dúvidas, gostaria de sublinhar que o sistema de cálculo e concepção de fundações de concreto para as pequenas e medias atrações e para construções basicamente estáticas não é muito difícil, e, portanto, só raramente um risco potencial apareça.
As coisas são muito diferentes, por outro lado, quando a atracção para ser ancorada ao solo é grande e descarrega grandes esforços transversais na sua base. Neste caso, o projecto de base de aço da atração e do projeto de suas fundações de concreto deve tanto ser confiada a um profissional muito hábil e meticuloso. Em suma, o movimento da atração descarrega grandes forças sobre sua base – e portanto também sobre a sua base de concreto – gerando tensões cuja amplitude e direção variam dependendo do sistema cinemático da atração. Muitas vezes, essas tensões mudan entre valores positivos e negativos elevados, gerando tensões enormes (ambas as tensões de tração e compressão) que realmente colocar as hastes de ancoragem para o teste. É por isso que o profissional que prepara o projeto para as fundações de concreto tem que saber perfeitamente todos os ciclos de trabalho característicos do que a atração. Deixando a responsabilidade para uma fase tão delicada com o cliente pode causar enormes riscos, porque até mesmo um profissional pode não entender a medida das tensões geradas nas hastes de ancoragem, se ele ou ela não tem experiência específica.
A forma e o material para as hastes de ancoragem que ancoram a atração para a sua fundação de concreto deve ser escolhido com muita precisão. O aço que é normalmente utilizado para a construção não é adequado para suportar estas tensões. Se a atracção gera tensões transversais importantes (isto é, paralelo ao solo), as varetas de ancoragem normais não são suficientes (o seu sistema de parafuso não é adequado para suportar tais forças) e soluções diferentes precisam de ser encontradas A qualidade do betão a ser usado para a base e para o enchimento deve ser escolhida com cuidado e seguindo os pontos acima mencionados. Existem diferentes tipos de concreto, com diferentes resistências à pressão e diferentes tempos de maturação. Além disso, o maior cuidado deve ser dado durante a fase de construção da fundação e a fase de instalação atração no canteiro de obras para a execução correta e se a verificar se todos os dados técnicos do projeto são seguidos perfeitamente.
Finalmente, devemos sublinhar que é importante para verificar o estado das barras de ancoragem anuais, que normalmente é feito com um sistema de ultra-som. Este é um teste comparativo, por conseguinte, o construtor de atracção deveria deixar um espécime de as hastes de ancoragem sobre a própria atracção, para permitir que os resultados ser comparados com ele. O que dissemos até aqui é um resumo dos detalhes que precisam ser tomadas de cuidados como um todo por um profissional muito experiente. Apenas um erro na instalação pode causar tensões maiores para as hastes de ancoragem, e isso, combinado com os possíveis efeitos de corrosão, pode diminuir a resistência à fadiga da haste ainda em 50%, causando rupturas repentinas que são difíceis de prever. Portanto, eu recomendo a todos os construtores de exercer o máximo de cuidado e cautela ao projetar para essas fases, e ao mesmo tempo eu recomendo a todos os operadores a realizar um teste de NDT anual sobre todas as hastes de ancoragem de qualquer grande atração.
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Opciones técnicas en el diseño de bases de concreto pueden tener un gran impacto en la resistencia a la fatiga del anclaje de una atracción de feria
LA IMPORTANCIA DEL DISEÑO DEL ANCLAJE DE CEMENTO
Escrito por Enrico Fabbri
El diseño del sistema que anclaje de una atracción a una base de cemento es probablemente uno de los aspectos más delicados de cualquier atracción. Muchos profesionales no tienen una idea clara de cuales soluciones son las más adecuadas y la experiencia del constructor es a menudo insuficiente. Para disipar cualquier duda, me gustaría subrayar que el sistema de cálculo y diseño de bases de cemento para las pequeñas atracciones / medianas y para las construcciones básicamente estáticas no es muy difícil, por lo que raramente se determina un riesgo potencial.
Las cosas son muy diferentes, por otro lado, cuando la atracción a ser anclada a la tierra es grande y transmite grandes esfuerzos transversales a su base. En este caso, el proyecto de la base de acero de la atracción y el proyecto de sus fundaciones en cemento deben tanto confiarse a un profesional muy experto y meticuloso. En suma, el movimiento de la atracción transmite grandes fuerzas sobre su base – y por tanto también en su base de cemento – generando así tensiones cuya amplitud y dirección variar dependiendo propio sistema de cinemática de la atracción. A menudo, estas tensiones cambian de magnitud entre valores maximos positivos y maximos negativos, generando tensiones enormes ( de tracciòn y compresión) que realmente ponen los tirafondos de anclaje a dura prueba.
Es por esto que el profesional que prepara el proyecto de las bases de cemento tiene que conocer perfectamente todos los ciclos de trabajo característicos de esa atracción. Dejar al cliente con la responsabilidad de una fase tan delicada puede causar enormes riesgos, ya que un profesional sin experiencia especifica podria no entender la importancia de los fenomenos de fatiga que se generan en los tirafondos de anclaje. La forma y la calidad del material de los tirafondos de anclaje que unen la atracción a su base de cemento deben ser elegidos con mucha precisión. El acero que se usa normalmente para la construcción no es adecuada para resistir estas tensiones y a la fatiga.
Si la atracción genera importantes esfuerzos transversales (es decir, paralelo al suelo) la utilizacion de tirafondos de anclaje normales no es suficiente (su sistema de tornillo no es adecuado para resistir estas fuerzas) y se necesita estudiar otras soluciones. La calidad del cementio que se utilizará para la base y la placa de relleno debe elegirse con cuidado y siguiendo los puntos mencionados anteriormente. Hay diferentes tipos de cemento, con diferente resistencia a la presión y diferentes tiempos de maduración. Por otra parte, el mayor cuidado se debe dar durante la fase de construcción del anclaje y la instalacion de la atraccion, verificando que se cumpla de manera perfecta con cada espicificacion del diseño.
Por último, hay que subrayar la importancia de la inspeccion anual de la condicion de los tirafondos de anclaje, que normalmente se realiza con un sistema de ultrasonido. Se trata de un ensayo comparativo, por lo tanto, el constructor debe dejar disponible una muestra de los tirafondos de anclaje de la atracción, para permitir que se comparen los resultados entre ellos.
Lo que dijimos hasta aquí es un resumen de los detalles que necesitan ser atendidos en su conjunto por un profesional con mucha experiencia. Sólo un error en la instalación puede causar tensiones mayores en los tirafondos de anclaje, y esto, junto con los posibles efectos de la corrosión, pueden bajar resistencia a la fatiga de las barras, incluso en un 50%, causando roturas repentinas que son difíciles de prever. Por lo tanto, recomiendo a todos los constructores de ejercer el máximo cuidado y precaución mientras que el diseño de estas fases, y, al mismo tiempo que recomiendo a todos los operadores para llevar a cabo una prueba anual de END en todos los tirafondos de anclaje de cualquier gran atracción.
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Ref: 10-2015 / February 2016
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